Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e Cna Pistoia alla manifestazione di Roma a sostegno delle imprese

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400 persone in partenza con pullman da Pistoia alla volta di Roma, in piazza del Popolo, ai quali si aggiungeranno altri in treno, martedì 18 febbraio a sostegno dell’impresa italiana nella manifestazione di protesta “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” promossa da Rete Imprese Italia, organismo che riunisce le organizzazioni di artigianato, terziario e piccole imprese, per sollecitare il nuovo Governo nazionale ad approvare misure economiche per la ripresa, la riduzione della pressione fiscale e l’agevolazione nell’accesso al credito. Lo rendono noto in conferenza stampa Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato Pistoia, tenuta in territorio neutro, la nuova sede di via degli Orafi di Vi Bianca nel centro storico, visto che nella provincia non è stato ancora costituito la locale Rete Imprese. Non solo protesta, anche proposta, dichiarandosi i promotori non abituati a scendere in piazza ma di non poter fare altrimenti in questo momento: propongono quindi una definita riforma fiscale, riduzione del costo del lavoro, senza penalizzare i contratti flessibili, eliminando le causali per le assunzioni a tempo determinato, semplificando l’apprendistato, tra le altre misure inoltre l’eliminazione dei livelli istituzionali inutili. «Nel 2013 hanno chiuso 8 artigiani al giorno –afferma Elena Calabria, presidente Cna Pistoia- occorrono misure urgenti per le piccole e medie imprese (Pmi) che rappresentano il 95% dell’economia nazionale». Fornisce qualche cifra sulla situazione Maurizio Innocenti, presidente Confesercenti Pistoia: «Oltre 5mila persone partiranno dalla Toscana, dove nel 2013 hanno chiuso 1800 esercizi, dei quali 900 nel primo semestre con 77 attività pistoiesi. Nella ristorazione a Pistoia il saldo tra imprese che aprono e che chiudono rimane anche qui negativo, -36 nel 2012 di cui -29 nel primo semestre», -300 invece il saldo negativo nell’artigianato. Viene chiesto anche lo snellimento degli adempimenti burocratici, al riguardo Calabria espone una simbolica mappa cartacea realizzata da Cna nazionale, contenente tutte le prescrizioni alle quali deve attenersi un imprenditore nei cantieri. Parlando di tributi locali Rolando Galli, membro di giunta Confcommercio Pistoia, dichiara che la Tares sui rifiuti è pesantissima per le aziende del centro storico, osservando che il ritardo infrastrutturale nella provincia, sul quale concordano tutti i rappresentanti di categoria presenti, impedisce lo sviluppo delle imprese, «negli ultimi 30 anni –continua Galli- eccetto qualche raddrizzata lungo la regionale 66, e qualche intervento nella Piana non è stato fatto niente per la mobilità su gomma, con riflesso negativo sulla montagna oggi a vocazione in prevalenza turistica, manca anche un ferrovia efficiente da Pistoia e Firenze».

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Meno d’accordo si mostrano le categorie sulla grande distribuzione (gdo), per Galli oggi non valgono più certe distinzioni e la gdo può essere impedita solo nei piccoli Comuni, perché sul mercato tramite Internet ci stanno tutti. Per Innocenti invece è stata giusta la scelta del Comune di Serravalle di fare a meno della gdo a tutela della rete commerciale locale. Altra questione con diversità di vedute la semplificazione istituzionale per la riduzione dei costi, Calabria ricorda il sostegno di Cna al Comune unico della montagna pistoiese mentre Galli è d’accordo se vi è omogeneità territoriale, in quanto ritiene che il Comune di Abetone, vivendo di turismo in particolare bianco, ha una peculiarità che lo rende territorio a sé. Ma perché a Pistoia non è stata ancora costituito l’organismo unitario Rete Imprese? «Ci stiamo attrezzando per farlo» risponde Calabria. «Perché sul territorio prevale la logica del sospetto che porta a non fidarsi reciprocamente, non tutelando così interessi più ampi» risponde Innocenti.

                                                                                    Leonardo Soldati