Conquistare Google: lo spiega Giulia Bezzi

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 Pistoia, 4 novembre 2015

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Come rendere visibile il proprio sito internet e conquistare “posizioni” su Google? Quale sia il business o il tema che il sito o il blog trattano, se non è nelle prime due pagine, ma meglio nella prima, avrà poche possibilità di attrarre visitatori. Un SEO specialist si occupa di questo, di ottimizzare il sito e molto altro, per fare conquistare visibilità, “posizioni”. 

Con il termine ottimizzazione (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) nel linguaggio di internet si intendono tutte quelle attività volte ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare (o mantenere) un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web. (Wikipedia)

Webagel, l’evento formativo che si svolgerà a Pistoia il 6 e 7 novembre, affronterà in modo approfondito queste tematiche. Abbiamo già intervistato Riccardo Tronci, Paolo Verdiani e Claudio Gagliardini. Conosciamo ora Giulia Bezzi, affermata SEO a livello nazionale. Una delle professioniste presenti a Webagel.

#Chi è Giulia Bezzi?

 Sono quella che viene definita SEO specialist. E’ sempre complesso spiegare cosa fanno le persone come me. Ho una preparazione globale su tutto quello che serve per posizionare il proprio sito nei motori di ricerca.

Non è infatti un caso che questo avvenga, succede perché ci sono persone come me che studiano come creare siti che siano in grado di essere appetibili per i motori di ricerca e quindi vengano premiati con la presenza nei primi risultati della pagina di ricerca.

 Io lavoro soprattutto strutturando le mappe di contenuti dei siti e scrivendolo ma vengo impiegata anche per verificare, grazie all’aiuto di tecnici con cui collaboro, se la struttura e la grafica del sito sono corretti o che lo siano il più possibile.

 Inoltre, negli anni, ho affiancato alle mie competenze una buona conoscenza delle dinamiche legate al web marketing in generale. Questo mi permette non solo di posizionare il sito ma di dare valido supporto in tutte quelle strategie che servono a far conoscere il proprio marchio. E lo faccio solo a fronte di obiettivi misurabili.

Alla chiusura di un percorso, amo rendere il cliente autonomo. Quand’è possibile lo istruisco perché possa arrangiarsi nel quotidiano, preferisco esserci per le imprese impossibili.

 E, infine sono l’ideatrice di SEOSPIRITO un percorso che è partito a giugno e ha due obiettivi: diffusione della cultura digitale tra i non esperti per rendere consapevoli delle opportunità che il web offre e network offline partendo dal mondo online.

 #Giulia, la tua definizione di web 2.0?

 Opportunità amplificate di fare affari e velocità di reperire informazioni.

 Il commercio online si muove con logiche simili a quelle che conosciamo: devi vendere qualcosa che piace, devi essere in grado di saperlo vendere, devi fidelizzare il cliente e risolvere i reclami. Se non sei conosciuto devi farti pubblicità.

 Lo trovo il miglior mondo in cui ricercare ciò che realmente serve ma, se non sai gestirlo, in cambio vivi di informazioni sbagliate. Mi capita tutti i giorni di vedere persone che condividono “cose dell’altro mondo”, c’è talmente troppo che c’è il forte rischio di credere al paese dei balocchi.

 Per me la vita è fuori: una cena con il mio compagno, andare a prendere la piccola all’asilo, comprare smalti con la grande, litigare per chi tiene l’auto con l’ormai secondo uomo di casa e mangiare una bella amatriciana insieme al serprino ridendo tra amici.

Dentro cerchiamo, lavoriamo e vogliamo affermarci ma DEVE rimanere nei nostri apparecchi.

#Un uso sempre maggiore di CMS (wordpress, joomla), con i loro plugin seo. Serve ancora una competenza per essere visibili?

Assolutamente sì. Visto che amo le moto le faccio solo questo esempio: stessa moto io e Valentino, chi vince la tappa del GP?

I CMS e i plugin SEO, aiutano di sicuro ad evitare grossolani errori, dico grossolani perché vedo spesso codici e pagine che nulla hanno a che fare con il SEO. Il mio stesso sito, affidandomi ad un template per una sfida personale, mi sta rallentando e aspetto un’idea brillante per poterlo fare come dico io. Ma di sicuro aiutano. E la riporto all’esempio precedente: se io e Valentino montassimo sulla Vespa chi vincerebbe?

#Per essere visibili on line esiste un fai da te o è necessario un professionista?

Voglio dirle le cose con la sincerità che mi contraddistingue e l’onestà che professo ovunque. Il web è così veloce e “sembra” alla portata di tutti che lascia anche la sensazione che tutti possano farcela. Ed è diventata una barzelletta!

Inoltre, l’ignoranza per il digitale è ancora forte e quindi aiuta chi si pone come professionista perché farà soldi facili. L’unione di queste due convinzioni genera veri e proprio mostri nel web e aumenta la diffidenza di chi vorrebbe investirci ma ci ha già perso troppo.

Lo dico a tutti i miei clienti quando parto con un progetto: se domani mattina doveste trovarvi sul tavolo chirurgico per asportarvi l’appendice ve la sentireste di chiederlo a vostro cugino o di farlo voi stessi?

 Grazie mille e ci vediamo venerdì a Webagel.

Ho le idee più chiare, ci vediamo a Webagel. Ciao

Armando

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Web 2.0 e Cucina 2.0, le rubriche delle interviste e delle news di Armando Alibrandi,  curioso del web, dei social media e della cucina. E poi Visto e condiviso: il web è pieno di idee, post e articoli interessanti. Prenderne spunto o scopiazzarli? Noi preferiamo condividerli. Nasce per questo la nuova rubrica, Visto e condiviso.

Armando, possiamo definirti un food blogger o un travel blogger? ” Bella domanda, cercherò di spiegarti durante la cena. In ogni caso un rinomato chef, a livello familiare.”

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