Prodotti alimentari in scadenza: una opportunità di risparmio e solidarietà.

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Quando facciamo i nostri acquisti alimentari facciamo, o dovremmo fare, particolare attenzione alla data di scadenza. Cerchiamo di acquistare un prodotto che sia quanto più "fresco" e, se non lo consumiamo subito, duri il più a lungo possibile.

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Anche il gestore commerciale dovrebbe prestare attenzione alla data di scadenza. Ovviamente non tenere in vendita prodotti scaduti, per non incorrere in contestazioni e multe, cercare di non far scadere i prodotti commerciali negli scaffali.

Per i prodotti prossimi alla scadenza vengono attuate due diverse e opposte politiche commerciali. Alcuni esercizi e supermercati li fanno semplicemente "scomparire" dai ripiani altri effettuano sconti (30 o 50%) o promozioni (due per uno) per agevolarne la vendita. Considerato il periodo di crisi per molti clienti, alla ricerca, a ragione delle occasioni, e per ottenere in ogni caso un rientro economico forse queste politiche andrebbero razionalizzate.

La creazione di espositori dedicati ai prodotti, scontati, in scadenza, potrebbe essere uno strumento di vendità, fidelizzazione e servizio alla clientela.

Uno strumento alternativo o integrativo potrebbe essere l'interazione con associazioni di volontariato per il conferimento di quanto in scadenza o di quei prodotti scaduti per i quali sia possibile, con sicurezza, il consumo (da consumarsi preferibilmente entro…).

In ogni caso, al di là delle considerazioni sopra esposte, ci sono due motivazioni che dovrebbero obbligare gli esercenti a seguire le strade proposte.

Un motivo fiscale o di bilancio. Per motivi di bilancio serve in ogni caso lo scontrino fiscale o il documento di cessione all'associazione per alienare i prodotti dal "magazzino". Altrimenti anche se gettato nei rifiuti o consumato dal titolare resta in carico.

L'altra considerazione è dettata dalle norme di smaltimento dei rifiuti. L'azienda non puo' gettarlo indiscriminatamente ma, separare i vari componenti, e dividerli nei vari raccoglitori. Separare carta , plastica e vetro, organico e indifferenziato per molte confezioni è spesso un lungo lavoro. E le violazioni cominciano a essere salate.

Quindi, se siete consumatori, cercate le offerte sui prodotti in scadenza. Se i vostri negozianti non fanno promozioni invogliateli.

Ricordando sempre che ci sono le associazioni di Volontariato disponibili al ritiro e alla gestione. Ad esempio  Caritas Diocesana di Pistoia, presente sul territorio con strutture e volontari. Il Centro Mimmo, per la distribuzione di abbigliamento e scarpe e la mensa Don Siro Butelli. Per  informazioni contattare l'Ufficio Diocesano, via Puccini 36 – Pistoia, tel 0573 976133, fax 0573 28616.

 

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