SUL PROGETTO “ACQUA DEL SINDACO” BUGIE A 5 STELLE

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Massimo Baldi (Consigliere Regionale – Gruppo Pd) interviene sul progetto ” Acqua del Sindaco” con un comunicato stampa che di seguito pubblichiamo.

“Il Movimento 5 Stelle presenta in Consiglio Regionale l’ennesima mozione strumentale, inappropriata e mendace per bloccare, in assenza di qualsivoglia motivazione e documentazione che giustifichi una qualunque manifestazione di rischio, il progetto “Acqua del Sindaco” che prevede, nelle scuole di Agliana, di educare i bambini alla riduzione della produzione dei rifiuti, al risparmio e alla sostenibilità ambientale.

Il fatto più grave, in questa storia inutilmente lunga, è la volontà di ottenere un profitto politico dalla percezione di un rischio per la salute quando è chiaro, documentato e palese che questo rischio non esiste. Il M5S, in assenza di veri progetti per lo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio, preferisce inventarsi un problema, soffiare sul fuoco, alimentare la normale preoccupazione dei genitori per la salute dei figli al solo scopo di raggranellare qualche consenso in più alle prossime tornate elettorali, che comprensibilmente preoccupano i suoi dirigenti.

Il Sindaco di Agliana Giacomo Mangoni è il responsabile morale e giuridico della salute dei suoi cittadini. Poco dopo il suo insediamento, il progetto “Acqua del Sindaco”, avviato dalla precedente amministrazione, è stato sospeso per verificare mediante gli enti e gli istituti preposti se davvero fosse in pericolo la salute dei bambini delle scuole. Dopo che numerose analisi hanno dimostrato l’infondatezza della preoccupazione il progetto ha ripreso il suo corso come era giusto che fosse. Continuare ad alimentare questa polemica è un segno di grave irresponsabilità politica, civica e morale. Se i grillini hanno paura di perdere le elezioni, che inizino a promuovere vere e sostenibili proposte politiche per lo sviluppo dei territori. Sono certo che se dedicassero a questo un decimo dell’impegno profuso per queste battaglie senza senso, tutta la società ne otterrebbe notevoli benefici. E non ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli tutte le volte che, come a Livorno, si ritrovano ad amministrare qualcosa.”