Autore: armando alibrandi

“POVERI SI DIVENTA” Prima Teatrale a PISTOIA “LEGGERE LA CITTA'” – 5 aprile 2014 ore 21.00
Il 5 aprile 2014 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, alle ore 21,00 andrà in scena la prima di “Poveri si diventa”, spettacolo teatrale nell’ambito dell’iniziativa socio/culturale “Leggere la città” che si terrà a Pistoia dal 3 al 6 aprile 2014.
Da un’idea di Alessandro Bertirotti, Simonetta Bumbi, Costantino Lala, e Marco Saporiti il quale ne cura anche la regia e la scenografia, nasce una performance che riunisce, in chiave culturale e sociale, realtà che in molti casi, e inconsapevolmente, affliggono la società odierna.
“Poveri si diventa” affronta le tematiche esistenziali che pervadono l’essere umano ed il suo Universo (poveri di salute, di relazioni umane, di sensibilità,  di economia e di fede) e lo fa attraverso l’uso di linguaggi differenti (dalla musica alla recitazione, passando per la poesia e i video-contributi) che diventano gli strumenti multimediali fondamentali al servizio degli esperti di ogni settore che prenderanno parte alla serata.
Non si nasce poveri, ma vi si diventa. E questa frase, fortemente allusiva alla qualità della vita che in questo periodo storico sembra caratterizzare molte culture Occidentali, sta diventando una specie di modello di sopravvivenza futura, presentandosi come inevitabile, rispetto al quale possiamo oramai ben poco. Eppure non è affatto così, perché la nostra specie, nel corso della propria evoluzione, si è sempre diretta verso la conquista del meglio rispetto al presente, facendo di questa forza il caposaldo di tutta quella ricerca umana che caratterizza il nostro vivere: la scienza e la ricerca. Unire il singolare al plurale, inventare un modo tutto nuovo di osservarci, non come individui separati fra loro, ma con una possibile soluzione solidale e generale – che prenda in considerazione il divenire del mondo nella sua globalità.
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– POVERI SI DIVENTA –
5 aprile 2014 – ore 21:00
Piccolo Teatro Mauro Bolognini  di  Pistoia
Testi di Alessandro Bertirotti, Simonetta Bumbi, Costantino Lala e Marco Saporiti
Con la partecipazione del Gruppo Vocale Univocal diretto dal M°Elena Lala.
Attori: Alessio Angiletta e Monica Menchi
Musiche di: J. Bhasker, J. Lennon, B. E. King, B. Bacharach, N. Piovani
Ideazione e realizzazione dei video a cura degli Studenti del III° anno del Corso di Laurea in Design, della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova.
Regia e Scenografia di Marco Saporiti
Info http://www.leggerelacitta.it/events

Legabasket – 25^ giornata

Pistoia, “PalaCarrara” – 30 marzo 2014

Giorgio Tesi Pistoia-Enel Brindisi 65-75

La partita a cui assistono più di 3.500 pistoiesi è assolutamente spezzata in due parti. Pistoia gioca bene il primo tempo e sembra disporre di maggiore energia fisica rispetto a Brindisi. Nei successivi venti minuti tutto si rovescia: l’Enel sale in cattedra tirando bene da tre e  adottando efficaci soluzioni di gioco. Alla fine dei conti, la Giorgio Tesi soffre una differenza a canestro di dieci punti, la più alta con riferimento alle sconfitte interne. Il pubblico esce dal palazzetto senza essere particolarmente deluso, forse immaginando il calo prima di tutto mentale della loro squadra.

La Giorgio Tesi parte con lo stesso piglio mantenuto nei primi due quarti al PalaWhirlpool di Varese. Vuole regalare ai propri tifosi l’ennesima  vittoria contro un’altra formazione di vertice. Nuovamente, è Wanamaker a distinguersi  per le sue giocate mentre Johnson si fa vedere con qualche schiacciata spettacolare.Ma l’uomo di Moretti che si sbatte di più è Daniel, che con tutti i suoi vizi di imprecisione, lavora instancabilmente sotto canestro e, anche quando viene raddoppiato, riesce spesso a farsi largo nella difesa brindisina. Da parte sua, l’Enel appare molto svagata, confermando un approccio morbido alla partita che si era visto anche nella sfida dell’andata. Dyson è lo specchio della partita della squadra pugliese: nel primo tempo sbaglia tantissimo e si fa soffiare molte palle dai suoi avversari che si trasformano in canestri per la squadra di casa, nei successivi venti minuti sarà invece il trascinatore della riscossa dei biancazzurri.  I dieci punti di vantaggio che i biancorossi si conquistano vengono ridimensionati dal finale di primo tempo dell’Enel, che comincia solo ora ad entrare in partita.

Al rientro dagli spogliatoi, com’è capitato più volte nel corso del campionato, i giocatori pistoiesi si spengono. Con la conseguenza che la squadra di Bucchi acciuffa facilmente il pareggio e supera la Giorgio Tesi allungando pian piano il divario. Oltre al black out mentale, si palesa un calo fisico enorme che coach Moretti non riesce a compensare con la tenuta tattica della difesa. Brindisi si butta in area spesso e volentieri, sfruttando il bonus ottenuto velocemente nell’ultimo tempo, e trovando canestri da tre punti con una continuità inversamente proporzionale a quella dei primi venti minuti. Così, Pistoia ha solo  un paio di occasioni nel finale  per tentare la rimonta , sospinta dal proprio pubblico che non aspetta altro che contribuire sugli spalti alle difficoltà in campo del proprio team. Ma i biancorossi hanno perso la bussola e non riescono a riacquistare sicurezza in fase di organizzazione di gioco. Così Brindisi gestisce con una certa scioltezza gli ultimi minuti, come veramente in ben poche altre occasioni è accaduto quest’anno al PalaCarrara. Da segnalare che Pistoia perde con il record di rimbalzi a favore e il minor numero in assoluto di palle perse, a fronte però di una delle peggiori valutazioni Lega del suo campionato.

La classifica, naturalmente, sorride ancora a Pistoia, che mantiene otto punti sul fanalino di coda Pesaro, a sole cinque giornate dal termine. Non si può festeggiare perchè la matematica non lo consente, ma i tifosi pistoiesi non vedono l’ora di ringraziare i loro giocatori per la salvezza ottenuta con largo anticipo, brindando magari dopo una vittoria.

Non sarà facile fare festa al Taliercio contro Venezia, una squadra che crede fortemente nella partecipazione ai playoff e che non vuole certo buttare via due punti già segnati nella tabella di marcia. Cinque anni fa, quando Pistoia al secondo anno di A2 navigava in zona retrocessione, la squadra affidata da poche settimane proprio a Moretti riuscì a vincere ad un secondo dalla fine con il tiro libero realizzato da Rosselli, entrato di diritto nella storia del Pistoia Basket. Pistoia con quella vittoria si salvò, chissà che non possa fare lo stesso domenica prossima.

PISTOIA: Daniel 10, Meini, Galanda 5, Wanamaker 12, Cortese 2, Gibson 12, Johnson 16

Tiri da due: 33,9% Tiri da tre: 19,0% Tiri liberi: 83,3% Rimbalzi: 46 Palle perse 7 V.Lega: 55

BRINDISI: James 10, Todic 9, Dyson 19, Lewis9, Chiotti 4, Zerini 5, Snaer 11, Campbell 8, Jackson

Tiri da due: 40,5% Tiri da tre: 41,7% Tiri liberi: 52,4% Rimbalzi: 37 Palle perse: 15 V.Lega: 82

NOTE – 1°q 21-16 2°q 14-17 3°q 14-25 4°q 16-17

Spettatori 3.700

Pistoia, 1 aprile 2014

Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ricorda la figura di Ferruccio Biagini, dopo aver espresso pubblicamente, in apertura del consiglio comunale di ieri, il cordoglio dell’intera amministrazione per la sua scomparsa. Biagini è morto domenica 30 marzo, ad ottantanove anni, dopo una lunga malattia.

Ecco il suo ricordo:

“Esprimo a nome di tutta l’Amministrazione comunale il più profondo cordoglio per la scomparsa di Ferruccio Biagini, militante antifascista durante la Resistenza, parlamentare pistoiese per due legislature. Ha fatto della lotta per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, per l’affermazione dei valori di eguaglianza, giustizia e libertà l’impegno di una vita. Partecipò alla Resistenza pistoiese ed in quella esperienza avviò la sua militanza nel P.C.I. del quale divenne autorevole dirigente e parlamentare nella quarta e quinta legislatura. Tra i suoi compagni partigiani ci fu anche, tra gli altri, il giovane Loriano Bugiani al quale è intitolato il Circolo Arci in via Erbosa del Ferruccio quale fu – sino dalla sua fondazione – un animatore e un punto di riferimento.

Licenziato, perché comunista – come accadeva, in quei tempi – dal distretto militare, guidò la sede pistoiese dell’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza, nato in occasione del primo congresso della Cgil del 1945 per difendere i diritti dei lavoratori, delle lavoratrici e di tutti i cittadini italiani e contribuire a riformare la legislazione per realizzare un equo ed esteso sistema di protezioni sociali.

Prima da consigliere comunale, dal 1965 al 1970, poi da parlamentare, sviluppò anche dentro le istituzioni il suo impegno per la tutela e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, in particolare quelli delle categorie più deboli e più esposte. In parlamento fu attivissimo nella battaglia per il riconoscimento della previdenza ai mezzadri e delle malattie professionali e, in particolare, della silicosi. Fu questo un impegno che lo fece conoscere molto sulla nostra montagna pistoiese e in tutta la provincia, che percorreva in lungo e in largo continuamente, partecipando a numerosissime assemblee nelle quali informava i lavoratori dei loro diritti e ascoltava i loro bisogni.

Lo sostituì a rappresentare Pistoia in parlamento Sergio Tesi, suo amico, di poco più grande di lui. Vivissimo è il ricordo di Ferruccio che, insieme a Sergio e Graziano Palandri, si trovavano ogni mattina nella federazione che fu del P.C.I. e poi del P.D.S. e dei D.S. al Circolo Garibaldi. Uniti da una schietta amicizia, ogni giorno, anche quando non ricoprivano più ruoli di direzione politica attiva, discutevano insieme, per ore, delle prospettive della sinistra, della città e dell’Italia, disponibili ad offrire consigli ed aiuto a chi li interpellasse, come è capitato anche a me, in più circostanze. Ferruccio fu anche custode attento dell’archivio del partito comunista, che principalmente grazie a lui si è preservato ed è oggi conservato all’Archivio di Stato. Nell’impegno per gli altri, nell’affetto dei suoi cari, dei suoi amici e dei compagni di lotte per l’emancipazione e la giustizia ha trovato il senso della propria vita, in un impegno per il territorio e per la difesa dei suoi presidi produttivi, primo tra tutti la San Giorgio, poi Breda. Sempre fedele ai valori della sua giovinezza, la sua ultima casa politica è stata l’Anpi, di cui è stato generoso attivista ed importante riferimento. A lui potrebbero essere dedicate le parole di Luciano Lama, il quale, anch’egli non credente, a chi gli chiese con quale stato d’animo si stesse approcciando a quel passaggio inesorabile che lo attendeva, rispose di non dolersi di nulla perché aveva vissuto, con i suoi compagni, una vita piena, dedicata ad un impegno per gli altri e in particolare per gli ultimi, spesa per il riscatto sociale e l’emancipazione del mondo del lavoro. Ferruccio se ne va – sazio di vita – con quell’atteggiamento discreto e sobrio, con quella sua innata eleganza e quella mitezza di uomo buono, che sempre hanno contraddistinto la sua vita.

Esprimo le mie personali condoglianze e quelle dell’intera Amministrazione alla famiglia; alla moglie Maria Giovanna, alla figlia Daniela, al genero Renzo, al nipote Enrico.

Ciao Ferruccio!”. 

Comunicato stampa Comune di Pistoia